Precauzioni da adottare nella messa in opera di calcestruzzi, betoncini e malte durante il periodo invernale

13/12/2021
Precauzioni da adottare nella messa in opera di calcestruzzi, betoncini e malte durante il periodo invernale

Siamo entrati nel pieno della stagione invernale e pensiamo sia opportuno riportare alcuni passi significativi del capitolo 7.1 delle Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale (CSLLPP) riguardante i getti in clima freddo.

“Si definisce “clima freddo” una condizione climatica in cui, per tre giorni consecutivi, si verifica almeno una delle seguenti condizioni:

  • la temperatura media dell’aria è inferiore a 5° C;
  • la temperatura dell’aria non supera 10° C per più di 12 ore.

Una temperatura particolarmente rigida può produrre, sulla superficie del calcestruzzo non opportunamente protetta, effetti di sfarinamento o di scagliatura. Occorre dunque adottare opportuni sistemi di protezione dei getti, che possono variare da caso a caso. Le casseforme convenzionali e/o le casseforme evolute con rivestimento in legno sono già per se stesse dei buoni isolanti, ma se si prevede un clima molto freddo, o si deve gettare una parete o una soletta sottile, può essere necessaria una coibentazione supplementare. Le casseforme con rivestimento metallico non hanno nessun potere isolante, per cui in condizioni ambientali sfavorevoli, necessitano di un adeguato isolamento. Prima del getto si deve verificare che tutte le superfici che saranno a contatto con il calcestruzzo siano a temperatura > + 5°C. La neve ed il ghiaccio, se presenti, devono essere rimossi immediatamente prima del getto dalle casseforme, dalle armature e dal fondo. I getti all’esterno devono essere sospesi dall’impresa esecutrice se la temperatura dell’aria è 0°C.

Fra i sistemi utilizzati per mantenere la temperatura del calcestruzzo dopo il getto al di sopra di quella ambientale si evidenziano:

  • prescrivere la temperatura del calcestruzzo all’arrivo in cantiere (alcuni valori di temperatura del calcestruzzo alla consegna con basse temperature dell’ambiente sono dipendenti spesso dalla possibilità di poter riscaldare i costituenti in impianto, per questo motivo per la prescrizione della temperatura va contattato preventivamente il produttore di calcestruzzo per valutarne la fattibilità);
  • valutare il raffreddamento del calcestruzzo durante le fasi che costituiscono il ciclo di getto (per es. scarico dall’autobetoniera, movimentazione attraverso gru e/o pompa, nastri, ecc., riempimento della cassaforma);
  • mantenere la temperatura del calcestruzzo dopo il getto a 10° C riducendo al minimo la dissipazione del calore di idratazione sviluppato
  • progettare un sistema di casseri, anche riscaldati, che non permettono la dissipazione del calore verso l’ambiente esterno accoppiati con appositi sistemi di maturazione

Il calcestruzzo deve essere quindi protetto dagli effetti del clima freddo durante tutte le fasi di preparazione, trasporto, movimentazione, messa in opera, maturazione."

Scaricare il documento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

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